L’introduzione dell’Assegno Unico ha sicuramente aiutato moltissime famiglie. Ora, però, nuove disposizioni potrebbero riguardare questa materia e chi riceve un sussidio mensile da parte dell’Inps. Ecco i nuovi tagli in arrivo.
Assegno Unico: perché è importante correggere gli errori?
L’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale ha diffuso un nuovo comunicato relativo alla funzione dell’Assegno Unico. Fino a questo momento, infatti, chi ha riscontrato delle anomalie o delle omissioni in merito a quanto dichiarato sul proprio Isee ha comunque potuto disporre dell’Assegno Unico. Questo basandosi su un valore riconosciuto dalla Legge.
Ora è però giunto il momento di mettersi in regola e di correggere tutti quei dati che, in qualche modo, vanno a penalizzare questo aspetto. Come tutti sappiamo, il valore dell’Assegno Unico dipende dal Reddito Isee di un determinato nucleo familiare. Se si dichiara il falso o si comunica al Fisco un Isee approssimativo, si andrà a beneficiare di un assegno che verrà calcolato automaticamente dall’Inps.
Se, per esempio, il Reddito di una famiglia si aggira intorno ai 15.000 € all’anno, l’importo mensile dell’Assegno Unico andrà a toccare i 190 € circa. Qualora si riscontrassero false dichiarazioni in merito, invece, la cifra corrisposta verrà decurtata, arrivando a superare di molto poco i 50 € mensili. L’Inps ha comunicato che chi procederà a mettersi in regola potrà percepire un conguaglio laddove l’assegno fosse inferiore a quanto dovuto. Questo solo se le modifiche verranno effettuate entro il 31 Dicembre 2023.
I cambiamenti dell’Assegno Unico: ecco cosa succederà nel 2024
Grandi cambiamenti andranno a verificarsi in questo settore a partire dai primi mesi del 2024. Chi non ha rispettato le norme previste dall’Inps non solo vedrà decurtato il proprio Assegno Unico. Potrebbe, infatti, dover restituire tutti i soldi di cui ha disposto in maniera illegittima. In alcuni casi verrà applicata anche una sanzione che farà lievitare l’importo da restituire all’Inps.
Per regolarizzare la propria posizione dinanzi allo Stato sarà sufficiente presentare una dichiarazione sostitutiva unica del tutto priva di difformità. Sarà possibile intervenire appoggiandosi a un Caf, il quale potrà trasmettere la giusta dichiarazione all’Inps, annullando quella precedente. La stessa procedura potrà essere svolta se è stato il Caf a commettere degli errori durante la prima comunicazione.
È consentito procedere in maniera analoga rivolgendosi alle sedi territoriali dell’Inps. In questo caso è necessario allegare alla richiesta tutti i documenti che permettano di accertare il valore dell’Isee. Qui dovranno essere dichiarate tutte le omissioni che non sono state presentate nella dichiarazione precedente.
La nuova comunicazione da parte dell’Inps è stata quindi una doccia gelata per molti utenti. Questi non sapevano di dover intervenire in maniera immediata per non essere penalizzati in futuro. Per fortuna però, è stato concesso del tempo per revisionare la propria posizione, cosicché tutti possano agire per evitare delle brusche sanzioni nei prossimi mesi.
Eravate a conoscenza delle nuove riforme che l’Inps ha deciso di apportare in merito alla concessione dell’Assegno Unico? È giusto regolarizzare la propria posizione in modo da percepire i giusti fondi da parte dello Stato? A voi i commenti!