• Ven. Nov 22nd, 2024

Patrick Zaki E’ Tornato In Italia: Le Parole Di Giorgia Meloni!

L’attivista egiziano Patrick Zaki è tornato in Italia. Dopo essere stato graziato da al Sisi, è atterrato a Milano dirigendosi verso Bologna. Ha ringraziato il governo italiano.

 

Patrick Zaki è tornato in Italia dopo tre anni e mezzo di calvario

Patrick Zaki è atterrato all’aeroporto di Milano nel giorno che considera il più importante della sua vita. Il neolaureato egiziano dell’università di Bologna ha ottenuto la revoca del divieto di espatrio, finalmente.

Zaki ha ringraziato il governo italiano, la diplomazia italiana in Egitto (Michele Quaroni, l’ambasciatore d’Italia al Cairo, Marco Cardoni, il consigliere) e tutti coloro che hanno lavorato negli ultimi tre anni per consentirgli di tornare a casa.

Dopo un calvario durato tre anni e mezzo, Zaki ce l’ha fatta. Ad attenderlo all’aeroporto di Malpensa la sorella Marise, la fidanzata Reny Iskander, Giovanni Molari (rettore dell’università di Bologna) e la professoressa Rita Monticelli. Con loro Patrick Zaki ha raggiunto Bologna a bordo di un van. La professoressa Rita Monticelli ha sempre sostenuto Patrick ed è con lei che Zaki si è laureato da remoto per ottenere il master Gemma.

Giorgia Meloni ha ringraziato l’Egitto

La premier Giorgia Meloni ha incontrato il primo ministro egiziano, Moustafa Madbouly. A conclusione della conferenza di Roma, Meloni ha nuovamente ringraziato il presidente egiziano al Sisi per la grazia concessa a Zaki ed ha parlato di cooperazione.

L’incontro si è concentrato sulla forte collaborazione tra Il Cairo e Roma, sugli investimenti italiani in Egitto e sul contrasto all’immigrazione illegale. L’hanno riferito fonti diplomatiche nel corso del summit internazionale alla Farnesina.

Amnesty: un giorno da segnare sul calendario dei diritti umani

Patrick Zaki è tornato a Bologna dopo essere stato letteralmente perseguitato a livello giudiziario. Tutto è iniziato a febbraio 2020, ha dovuto affrontare per 22 mesi un carcere durissimo. E’ finito in una sorta di trappola processuale per un reato che non ha mai commesso, subendo una condanna vergognosa.

Fortunatamente, le autorità egiziane hanno rimediato con un provvedimento di grazia.

Tutto questo è stato sottolineato dal portavoce di Amnesty International Italia, Riccardo Noury, nel giorno del ritorno a casa dell’attivista e ricercatore egiziano.

Che ne pensate della storia di Zaki? A voi i commenti!