Una violenta tempesta ed una devastante tromba d’aria si sono accanite in Italia: intere zone devastate e case distrutte. Ecco gli ultimi aggiornamenti!
Poche ore fa, una tempesta devastante e improvvisa ha seminato il caos nella provincia di Belluno, situata nel cuore del Veneto. Questo violento fenomeno atmosferico, una tromba d’aria, ha inflitto danni significativi nelle regioni settentrionali della provincia, colpendo boschi, abitazioni e infrastrutture.
Nel pomeriggio di quel martedì, attorno alle 17, l’atmosfera tranquilla delle montagne venete è stata scossa. Un fronte nuvoloso che si avvicinava alle Dolomiti ha liberato l’enorme energia accumulata a causa dei giorni di calore intenso, con temperature che superavano i 35 gradi. Il risultato è stata una tromba d’aria di dimensioni notevoli, accompagnata da un violento scroscio di grandine.
Le località che hanno risentito di più gli effetti della tempesta sono state Cadore, Comelico e Ampezzano. Qui, interi versanti di boschi sono stati letteralmente sradicati dalla forza distruttiva del vortice. Alberi di abete e larice sono stati piegati e abbattuti, ricordando l’orrenda immagine della tempesta Vaia del 2018.
Per rispondere all’emergenza, le squadre di soccorso provenienti da Belluno e dalle province circostanti si sono messe subito all’opera. Il loro lavoro si è concentrato sulla rimozione degli alberi abbattuti che bloccavano le strade e sui danni subiti dalle case, compresi i tetti gravemente danneggiati dal vento.
Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha espresso profonda preoccupazione per la situazione. Ha immediatamente contattato i sindaci della zona per valutare l’entità del danno alle infrastrutture. In una dichiarazione, Zaia ha evidenziato: “Alcuni versanti boscosi sono stati quasi completamente spazzati via dal vento. Questo scenario ricorda, anche se in misura minore, quanto accaduto durante la tempesta Vaia”. Ha inoltre informato che venti violenti e grandine hanno colpito gran parte dell’area dolomitica bellunese.