Sentito in Procura a Firenze, l’agente di Massimo Giletti smentisce Cairo. In realtà, le trattative sul contratto tra Cairo e Giletti sarebbero proseguite fino a metà febbraio.
L’agente di Giletti smentisce Cairo: ecco perché
La chiusura del programma Non è l’Arena resta un giallo.
Gianmarco Mazzi, agente di Massimo Giletti e sottosegretario alla cultura in quota Fratelli d’Italia, ha confermato ai pubblici ministeri dell’indagine sulle stragi dei mafiosi del 1993. Ha ribadito che le trattative sul contratto tra Cairo e il suo assistito Giletti sarebbero proseguite fino a metà febbraio. In pratica, volevano rinnovare il contratto.
Come si legge su La Stampa, Mazzi ha smentito l’editore di La7 il quale ha sostenuto che la decisione di sospendere Non è L’Arena dipendeva soltanto da questioni di share, ragioni aziendali ed economiche.
Cosa ha detto Mazzi interrogato dalla Procura di Firenze
Gianmarco Mazzi ha dichiarato che le interlocuzioni con Urbano Cairo per discutere del rinnovo del contratto con Giletti sarebbero andate avanti fino a metà febbraio.
In base alle ricostruzioni, Giletti sarebbe andato vicinissimo al rinnovo per la stagione 2023/2024. La7 del gruppo Cairo stava pensando ad una monografia su Dell’Utri ed è stato chiesto a Giletti di scrivere la prefazione del libro di Ferruccio Pinotti. In seguito, la prefazione di Giletti è sparita.
Futuro professionale incerto per Massimo Giletti?
In occasione dei palinsesti di La7, Urbano Cairo ha augurato il meglio a Giletti dicendo che, tuttora, sono in buoni rapporti. Dopo 6 anni di collaborazione, il rapporto con lui resta positivo.
Ha insistito sul fatto che, comunque, il contratto sarebbe terminato poco dopo la sospensione di Non è l’Arena, quindi sarebbe cambiato poco.
Ha riferito lo stesso in un’intervista con Francesca Fagnani al Festival della Tv di Dogliani. Ha dichiarato che il contratto non è stato rinnovato per questioni editoriali.
Il futuro professionale di Massimo Giletti è incerto. A giugno era stato avvistato ai piani alti della Rai ma, per ora, non è stato confermato nulla a Viale Mazzini. Del resto, la Rai è impegnata a sostituire Bianca Berlinguer, un nome importante.
Inchiesta scomoda per Cairo?
E’ giallo sulla foto di Berlusconi col boss Graviano mostrata da Giletti. Quando La7 ha annunciato la chiusura del programma Non è l’Arena, si è capito subito che non si trattava di un caso. Molti hanno pensato che Cairo avrebbe messo a tacere il giornalista per un’inchiesta che interessava alcuni personaggi ‘intoccabili’ per l’editore.
I pubblici ministeri Luca Tescaroli e Luca Turco hanno sentito più volte Giletti come testimone, in quanto le inchieste coinvolgevano Berlusconi e Dell’Utri negli affari dei boss Graviano. I procuratori vogliono scoprire se la chiusura di Non è l’Arena sia collegata con la vicenda.
Con la testimonianza di Gianmarco Mazzi l’ipotesi della chiusura del programma per motivi economici si fa sempre più debole. Del resto, lo stesso editore Cairo ha più volte dichiarato che non avrebbe mai voluto fare torti a Silvio Berlusconi a cui era profondamente legato.
Diventa, perciò, sempre meno credibile l’ipotesi della chiusura dovuta agli ascolti. Risulta sempre più plausibile quella secondo cui La7 avrebbe messo a tacere Giletti per evitare inchieste scomode.
Che ne pensate? A voi i commenti!