• Dom. Nov 24th, 2024

Incidente The Borderline, Governo Meloni: Ecco Quanti Anni Di Carcere!

Per evitare tragedie come quella degli youtuber a Casalpalocco, il governo è al lavoro. Ecco quanti anni di carcere prenderanno coloro che commettono tali azioni!

 

Youtuber, stretta del governo contro le sfide social che istigano alla violenza

A Casal Palocco il piccolo Manuel Proietti ha perso la vita in un sinistro mortale. L’incidente è stato provocato da un gruppo di youtuber in vena di sfide social per ottenere nuovi like e follower sulle loro piattaforme.

Tragedie come questa non devono assolutamente ripetersi. Il governo Meloni sta lavorando per una stretta sugli youtuber proprio per questo.

Si pensa all’introduzione di un nuovo reato ad hoc, per punire chi esalta condotte illecite o istiga alla violenza postando video sui social network. Chi lancia challenge (sfide social) va punito, indipendentemente dall’età con pene fino a 5 anni di carcere. La normativa di base per l’introduzione di questo reato esiste già. Si tratta del disegno di legge anti baby gang fortemente voluto dalla Lega di Matteo Salvini.

Normativa anti baby gang contro l’istigazione alla violenza via social

Il disegno di legge anti baby gang sembra destinato a far parte integrante della riforma di Carlo Nordio, ministro della Giustizia. Tale riforma dovrebbe vedere la luce entro la fine di quest’anno.

Uno de punti qualificanti del ddl è il contrasto alla produzione e diffusione di video pericolosi sui social. Video che istigano alla violenza esaltando condotte illegali. E’ in forte crescita il fenomeno dell’emulazione di comportamenti pericolosi o illegali, che spingono a commettere reati tramite i canali online.

Da uno studio dell’Iss emerge che, tra gli studenti di età compresa tra gli 11 e i 17 anni, il 6,1% ha preso parte ad una sfida social pericolosa almeno una volta nella vita.

La proposta di Azione-Italia Viva

Il gruppo parlamentare di Azione-Italia Viva ha presentato alla Camera una proposta di legge per regolare seriamente l’accesso ai social media ai minori di 13 anni. L’accesso sarebbe permesso ai minori (tra i 13 e i 15 anni) soltanto con il consenso dei genitori.

Il fenomeno diventa sempre più allarmante e le famiglie vengono lasciate sole – ha spiegato Carlo Calenda, leader di Azione. L’81% degli adolescenti usa Instagram. I ragazzi si iscrivono ai social a partire dagli 11 anni, più della metà dei giovani usa il cellulare per oltre 3 ore al giorno. Sviluppano dipendenza, depressione, aumentano i disturbi del sonno e dell’alimentazione, il fenomeno del cyberbullismo cresce.

Una normativa in Italia consente di accedere ai social dai 14 anni in poi ma, per il resto, non esiste alcun tipo di controllo.

Che ne pensate? A voi i commenti!