Il caso del dottor De Donno, l’uomo che aveva fatto importanti scoperte scientifiche riguardo il Covid, continua ad attirare l’attenzione dei media. Ora scende in campo il dipartimento della difesa americana, i cui componenti hanno speso interessanti parole, circa l’operato del defunto medico!
L’anno scorso il dottor De Donno aveva fatto importanti scoperte scientifiche per quanto riguarda il Covid-19. L’uomo aveva evidenziato come la terapia a base di plasma iperimmune poteva essere sostanziale nella lotta contro il virus.
I suoi studi però, non sono mai stati presi in considerazione e l’uomo ha deciso di togliersi la vita poiché estremamente provato dalla situazione.
Oggi sembra che gli Stati Uniti siano intenzionati ad attribuire la dovuta importanza alle scoperte del medico. Ecco perché l’America ha dato ragione a Giuseppe De Donno.
Il parere degli USA: la cura di De Donno era efficace!
Dopo aver promosso i suoi studi e le diverse scoperte mediche, De Donno è stato accusato di mancata competenza e ciarlataggine.
A distanza di un anno però, il Dipartimento della Difesa americana ha scoperto che tutti i test condotti dal medico italiano erano efficaci e comprovati. Dello stesso parere anche il National Institute of the Health.
La giornalista Patrizia Floder Reitter ha riportato sul quotidiano Verità tutti i dati relativi alle scoperte mediche di De Donno. La terapia scoperta dal medico era efficace e a basso costo, in quanto il suo intento era quello di curare e non di finanziare le case farmaceutiche.
Il New England Journal of Medicine ha evidenziato come somministrare del plasma di soggetti guariti a soggetti non vaccinati abbia bloccato lo sviluppo della malattia. Gli infetti quindi, non solo sono migliorati, ma non hanno avuto bisogno del ricovero ospedaliero.
Gli americani: “La cura di De Donno avrebbe potuto salvare milioni di vite”
Oltre ad essere un sistema rapido ed economico, il metodo individuato da De Donno poteva salvare milioni di vite, in quanto immediato. Era sufficiente attingere del plasma da un unico donatore per salvare più persone.
Il medico italiano aspettava l’approvazione della sua scoperta da parte dell’AIFA, ma questa non fece che rifiutare il suo contributo.
Giuseppe De Donno ha quindi deciso di togliersi la vita nel luglio del 2021, perdendo così tutte le onorificenze che ora l’America sembra disposta a riconoscergli.
Gli studi americani hanno effettuato dei test sulla somministrazione del plasma iperimmune. I medici hanno evidenziato che questa terapia blocca la progressione del virus, riducendo l’infiammazione polmonare.
Qualche mese fa anche la Russia aveva approvato la terapia proposta da Giuseppe De Donno, giudicando questa procedura sicura e altamente efficace.
Si tratterebbe infatti di un metodo molto aggressivo che va a neutralizzare la malattia bloccandone gli effetti avversi. I risultati sono ancora più importanti se la somministrazione del farmaco avviene con la comparsa dei primi sintomi.
Ci dispiace quindi che il dottore che sta scatenando una grande bufera in Italia, non possa godere dei suoi frutti e delle grandi innovazioni in campo medico. Non sarebbe, infatti, la prima volta in cui una persona non viene apprezzata per il proprio contributo.
Qual è la vostra opinione in merito all’argomento? Dare più ascolto a De Donno avrebbe contribuito a salvare più vite durante la pandemia?