• Ven. Nov 22nd, 2024

Cairo Sulla Chiusura Di Non E’ L’Arena: Ecco La Mia Verità!

L’editore Cairo rilascia la sua versione su Non è l’Arena. Ecco per quale motivo ha dovuto chiudere la trasmissione di Massimo Giletti!

 

Cairo su Non è l’Arena: ecco perché ha chiuso la trasmissione di Giletti

Intervistato da Francesca Fagnani al Festival della tv di Dogliani, Urbano Cairo ha rilasciato dichiarazioni sulla questione Baiardo. Ricordiamo che Salvatore Baiardo, che negli anni ’90 gestiva la latitanza dei fratelli Graviano, ha profetizzato l’arresto di Matteo Messina Denaro.

Cairo ha detto che non ha mai ricevuto telefonate o lamentele per la presenza in studio a Non è l’Arena di Massimo Giletti. Allora perché l’editore proprietario di La7 ha deciso improvvisamente di sospendere la trasmissione?

Cairo risponde facendo una premessa: Giletti su La7 ha fatto 6 anni e 194 puntate gestendo il suo lavoro in piena autonomia. Tuttavia, nell’ultimo biennio, i costi del programma sono diventati insostenibili. Spostando la trasmissione dalla domenica al mercoledì, ha perso circa due punti di share che non ha mai recuperato in seguito, pur tornando in onda la domenica.

Così, Cairo ha deciso di chiudere in anticipo il programma parlandone con il direttore di rete e l’amministratore delegato senza l’ingerenza di nessuno. Per argomenti importanti da trattare avrebbe affidato a Mentana, Floris, Formigli, Purgatori.

Altre dichiarazioni di Cairo

Cairo non sapeva della foto mostrata da Baiardo a Giletti che ritrae Berlusconi, Graviano e Delfino. Giletti non gliene aveva mai parlato. In più, Cairo ha negato di essere stato convocato dai magistrati.

Nel corso dell’intervista, Cairo ha ricordato che Berlusconi è stato un grande maestro per lui, che lo ha motivato e gli ha insegnato a non mollare mai. Al Cavaliere piaceva Cairo per la sua intraprendenza.

Cairo non piaceva a Marcello dell’Utri e fu cacciato dalla Mondadori perché avevano deciso di spostarlo a Pagine Utili. Cairo accettò ma a una condizione: voleva il 50% di quella società. E’ stato licenziato dopo un mese e ricevette una liquidazione minima. Decise di rimboccarsi le maniche e fondò la Cairo pubblicità.

A conclusione dell’intervista, l’editore ha confermato che non c’è nulla di vero sul fatto che è alla guida di una cordata creata per acquistare Mediaset.

Che ne pensate di Cairo? A voi i commenti!