Sgarbi andrà a processo per insulti a Mara Carfagna. E’ accusato di diffamazione e martedì il caso arriverà in Aula alla Camera. Chiesti 30mila euro di risarcimento.
Sgarbi a processo per diffamazione: cosa ha detto a Carfagna
L’accusa di diffamazione a carico di Sgarbi nei confronti di Mara Carfagna si fonda su tre video pubblicati su Facebook in date diverse: 12 giugno, 8 e 9 settembre 2020.
Tutto è nato da un diverbio in Aula tra l’allora vicepresidente della Camera Mara Carfagna e l’allora deputato Vittorio Sgarbi. Quest’ultimo si rifiutava di indossare correttamente la mascherina e fu chiesto l’intervento dei questori. In quel periodo, eravamo in piena pandemia Covid.
Vittorio Sgarbi, espulso dall’Aula, decise di sfogarsi sui social network.
L’attuale sottosegretario alla Cultura insultò la Carfagna usando una serie di epiteti pesanti che non si limitarono di certo a ‘capra’. Carfagna ha deciso di citarlo in giudizio per insulti come ‘sorcagna’, ‘intollerabile cretina’, ‘terrorista’.
Sgarbi si è difeso dicendo che dire che la Carfagna gli fa schifo, che è orrida e balorda, rientrerebbe nel diritto di critica, che è legittimo.
La risposta della difesa di Carfagna a Sgarbi
Le dichiarazioni di Sgarbi non si possono ritenere espressione dell’esercizio della funzione parlamentare, secondo la difesa di Carfagna. Rappresentano una forma di turpiloquio, un volgare e gratuito attacco per denigrare non le idee ma la Carfagna come persona, donna e politica.
Lo scorso 4 aprile, la Giunta per le autorizzazioni si è schierata a favore dell’attuale deputata del Terzo Polo.
A stilare la relazione a difesa della Carfagna è stata Antonella Forattini, deputata del Pd e membro della Giunta. In questa relazione, pubblicata pochi giorni fa, si chiede all’Assemblea di dichiarare sindacabili le espressioni usate da Sgarbi nei 3 video incriminati, pubblicati su Facebook. In altre parole, è stato proposto all’Assemblea di ritenere sottoponibili al vaglio di merito del giudice gli insulti di Sgarbi.
Nella giornata di Martedì 30 maggio, l’Aula della Camera procederà con l’esame della relazione. In genere, il parere della Giunta trova conferma nel voto dei deputati.
Il tribunale civile di Roma procederà eventualmente contro Sgarbi.
Carfagna, per il danno da diffamazione causato dai 3 video, ha chiesto a Sgarbi un risarcimento di 30mila euro.
Che ne pensate degli insulti di Sgarbi? A voi i commenti!