Un leak ha rivelato che la Cia ha bloccato un piano di Kiev per colpire Mosca. L’Ucraina voleva colpire la Russia via mare ma Washington stava monitorando le sue mosse.
Kiev: piano ucraino per colpire Mosca fermato dalla Cia
Sempre più di frequente, la controffensiva ucraina minaccia i cittadini russi nel loro territorio. Si parla di 17 chili di esplosivo lanciati e precipitati su Mosca. L’esplosivo è stato trasportato da un drone, ritrovato poi da una residente vicino Noginsk a Est della capitale.
La donna ha riferito alla polizia di aver notato un grande aliante che aveva travolto un albero a 300 metri da casa sua. Non era un aliante ma un drone UJ-22 Airborn lungo 3,5 metri di fabbricazione ucraina. E’ precipitato in quanto il carburante si era esaurito.
All’interno del drone, sono state rinvenute 30 bricchette da 570 grammi ciascuna cariche di esplosivo.
Questo drone può volare per 800 chilometri, quindi non è dato di sapere da dove sia effettivamente partito.
Kiev alza il tiro delle sue missioni in Russia
A partire dal crollo di due campate del Ponte di Crimea avvenuto lo scorso 8 ottobre e mai rivendicato dall’Ucraina, Kiev ha alzato il tiro delle sue missioni in Russia.
Mykhaylo Podoliak, consigliere di Zelensky, temeva che sarebbe stato solo l’inizio.
Il Washington Post ha riferito che a febbraio il generale Kyrylo Budanov, che guida l’intelligence militare, aveva detto ai suoi ufficiali di tenersi pronti per gli attacchi del 24 febbraio. Sarebbero stati effettuati con tutto ciò di cui disponeva l’esercito ucraino. Il governo ucraino pensava di colpire con il tritolo via mare la città portuale di Novorossijsk, sul Mar Nero.
Segretamente, Washington ha monitorato i piani dell’Ucraina temendo che l’attacco alla Russia potesse causare una risposta aggressiva di Putin.
Il 22 febbraio la Cia avrebbe diffuso un report riservato in cui spiegava che l’intelligence militare ucraina aveva accettato la richiesta americana di rimandare gli attacchi diretti a Mosca.
Quei 17 chili atterrati vicino Mosca fanno pensare ad un gesto di disubbidienza nei confronti delle indicazioni di Joe Biden. Dimostrerebbero un’autonomia bellica da parte dell’Ucraina.
Belgorod: la città della vendetta di Kiev
Nelle ultime ore, Sebastopoli è stata colpita da droni di superficie. Mikhail Razvozhaev, governatore russo della città di Crimea, ha riferito che la loro flotta era impegnata a respingere un raid straniero.
In seguito, altri quattro droni sono stati lanciati su Belgorod, di cui uno avvistato vicino al confine ucraino. Belgorod è ormai diventata la città della vendetta di Kiev nonostante le rivendicazioni silenti. Ogni giorno, a Belgorod si registra un sabotaggio, un incendio o un attentato.
Che ne pensate del piano ucraino? A voi i commenti!