• Ven. Nov 22nd, 2024

Governo Meloni E Opzione Donna: Tradite Le Promesse Fatte!

Il governo Meloni ha fatto tante promesse a decine di migliaia di lavoratrici italiane. Con Opzione Donna queste promesse le ha tradite tutte. L’intervento correttivo non è mai arrivato.

 

Governo Meloni e Opzione Donna: migliaia di lavoratrici tradite da finte promesse

Dopo tante promesse, il governo Meloni ha tradito le aspettative di migliaia di lavoratrici italiane che speravano di poter andare in pensione con Opzione donna. Prima, il governo ha smantellato la misura tramite la legge di Bilancio, poi col nuovo decreto si sono perse le tracce dell’intervento correttivo. Quest’ultimo, annunciato per mesi dal ministero del Lavoro, in realtà non ha mai visto la luce.

In campagna elettorale, Fratelli d’Italia aveva promesso di rinnovare la misura, la Lega di renderla strutturale. Alla fine, la platea di beneficiarie è stata ridotta a 870 lavoratrici che potranno accedere a Opzione Donna.

Il governo ha fatto retromarcia sino a far cadere l’intervento nell’oblio e nel silenzio. Decine di migliaia di lavoratrici avrebbero rinunciato anche ad un terzo dell’importo della pensione col ricalcolo contributivo dell’assegno pur di andare in pensione. Invece, sono rimaste al palo perché la manovra dell’esecutivo alla fine ha reso inaccessibile lo scivolo pensionistico. Con la riforma potranno lasciare il lavoro soltanto donne disabili, licenziate o caregiver.

Opzione Donna: 20mila donne non possono andare in pensione

Molti esponenti dell’esecutivo avevano assicurato un aggiustamento della misura Opzione Donna che, invece, è stata indegnamente rimaneggiata e stravolta.

Orietta Armiliato, fondatrice e amministratrice del Comitato Opzione Donna, ha dichiarato su Fanpage che le lavoratrici non si danno pace.

I primi giorni dell’anno si parlava di un decreto ad hoc, poi di un decreto Lavoro che sta per arrivare in Consiglio dei ministri ma non riguarda Opzione donna. La misura sarebbe poi dovuta giungere nei provvedimenti delineati dal Def. Non è stato fatto nulla di tutto questo, ha detto Armiliato, solo chiacchiere e promesse di un governo che oggi non ha intenzione di ascoltare nessuno.

Battaglie, mozioni e proteste su Opzione Donna

Il deputato dem Andrea Orlando ha annunciato una mozione per spingere il governo a fare un passo indietro. Anche Chiara Appendino, deputata del Movimento 5 Stelle, ha presentato una mozione in commissione Lavoro per chiedere il ripristino di Opzione Donna con i vecchi requisiti.

Orietta Armiliato ha detto che le lavoratrici tradite dal governo scenderanno in piazza come hanno già fatto in passato a fianco delle organizzazioni sindacali. Non intendono piegarsi davanti a ingiustizie e prese in giro.

Prorogare la versione originale della misura sarebbe costato 90 milioni di euro il primo anno, 240 e 300 milioni il secondo e terzo anno. Il quarto anno tutto sarebbe stato recuperato visto che le lavoratrici con Opzione Donna accettano un taglio con il calcolo interamente contributivo della pensione.

Che ne pensate di questa promessa tradita del Governo? A voi i commenti!