• Ven. Nov 22nd, 2024

Vaccini Contro Il Cancro: Come Funzionano, Sono Efficaci?

I vaccini contro il cancro saranno una realtà entro il 2030. Moderna ha spiegato in cosa consiste questa rivoluzione destinata a salvare migliaia o milioni di persone.

 

Vaccini contro il cancro: cosa sono

I vaccini a mRna contro il cancro, nei prossimi anni, potrebbero diventare realtà e salvare un numero impressionante di pazienti. L’ha annunciato su The Guardian Paul Burtondel, direttore sanitario di Moderna.

I vaccini si somministrano a persone sane per prevenire malattie. Il vaccino contro i tumori dovrebbe funzionare allo stesso modo ma, in materia di cancro, la questione è più complicata. Immunizzare l’organismo umano per evitare lo sviluppo di un tumore non è così semplice. I tumori presentano un make up genetico molto eterogeneo. Non è possibile individuare a priori un bersaglio per il vaccino.

Il vaccino anti cancro, in realtà, è una forma di immunoterapia che attiva il sistema immunitario per contrastare un bersaglio specifico. E’ un vaccino terapeutico che attiva o potenzia l’azione del sistema immunitario in modo mirato. Introduce un antigene presente soltanto sulle cellule tumorali. Si chiama, precisamente, neoantigene in quanto deriva dalle mutazioni che trasformano le cellule sane in tumorali contro cui verranno sviluppati anticorpi.

Attualmente, esistono due vaccini terapeutici approvati dall’Fda, ma nessuno dei due è indirizzato contro neoantigeni tumorali.

Vaccino contro il cancro a mRna di Moderna: come funziona

Il vaccino terapeutico contro il cancro pensato da Moderna funziona così. Viene identificata una proteina presente sulle cellule tumorali (non su quelle sane) e si inocula nell’organismo in modo innocuo. Si lascia poi agire il sistema immunitario che sarà in grado di riconoscere facilmente le cellule tumorali allo scopo di attaccarle per eliminarle.

Ad oggi, Moderna ha un vaccino a mRna contro il melanoma in fase abbastanza avanzata che si chiama mRNA-4157/V940. Dopo aver effettuato una biopsia per stabilire quali neo-antigeni sono presenti nel tumore, si sceglie quello più adeguato. Viene creato un vaccino a mRna in grado di codificare le informazioni utili per indurre l’organismo a produrre quel neoantigene da inoculare nel paziente. Si creano, quindi, vaccini personalizzati.

E’ difficile prevedere se si tratterà o meno di vaccini rivoluzionari. Quello che si può dire con certezza è che presentano limiti anche importanti.

Vaccini anti cancro Moderna: profilo costi/benefici

Le cellule tumorali che riescono a formare una massa tumorale, in genere, inibiscono l’azione del sistema immunitario. Ecco perché indicare tramite un vaccino un nuovo bersaglio non basta.

Il vaccino che i laboratori Moderna stanno sviluppando viene somministrato in tandem con il pembrolizumab, un altro immunoterapico. L’azione di questo inibitore di checkpoint immunitari contrasta i meccanismi molecolari con cui le cellule tumorali inibiscono l’azione dei linfociti T. Mentre il vaccino anti cancro indica il bersaglio al sistema immunitario, l’immunoterapico garantisce che possa agire in modo efficace per eliminarlo.

Questa combinazione ha dimostrato di ridurre il rischio di recidive o morte del 44% in pazienti affetti da melanoma metastatico.

Il risultato è interessante ma non rivoluzionario pensando che, con il solo pembrolizumab, si sopravvive cinque anni nel 40% dei casi.

Un altro limite è dato dal prezzo del vaccino personalizzato di Moderna per via del processo di produzione lungo e macchinoso. Il prezzo si preannuncia esorbitante a fronte di benefici non rivoluzionari.

Che ne pensate di questo vaccino? A voi i commenti!