• Gio. Nov 21st, 2024

25 Aprile, Agenda Meloni: Diserterà La Festa Della Liberazione?

Il 25 aprile si avvicina e nell’agenda di Meloni c’è soltanto la cerimonia all’Altare della Patria con il capo dello Stato. La premier ed i suoi ministri diserteranno la Festa della Liberazione?

 

Il primo 25 aprile del governo Meloni: una prova del nove

Per le celebrazioni del suo primo 25 aprile, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni non ha alcun appuntamento per La Russa. L’unica data in agenda è la cerimonia all’Altare della Patria. La destra di governo come ‘affronterà’ la Festa della Liberazione? Diserterà le celebrazioni?

Questa data è una prova del nove per la premier il cui governo finora non ha mai pronunciato la parola ‘antifascismo’. Meloni tende a spegnere le polemiche riaccese di recente dalle frasi pronunciate sulla Resistenza da Ignazio La Russa. La seconda carica dello Stato ha raccontato un falso storico sull’attentato partigiano di via Rasella e, in seguito, l’ha anche ammesso.

Meloni glissa le domande dei cronisti

Giorgia Meloni, in occasione del Vinitaly di Verona, ha glissato sulle domande dei giornalisti riguardo alla partecipazione alle celebrazioni del 25 aprile. Ha risposto che non spetta a lei chiedere ai ministri di celebrare la Festa della Liberazione dal nazifascismo. Non è chiaro se la premier ed i suoi ministri festeggeranno il 25 aprile con appuntamenti istituzionali. La ‘liberazione’, che in genere serve a rivendicare tutte le libertà, si preannuncia una festa divisiva.

Riguardo alla polemica su via Rasella, che finora sembra aver ignorato, la premier ha dichiarato che quella di La Russa è stata una ‘sgrammaticatura istituzionale’. Ha commesso un errore che ha risolto da solo. Ha chiesto scusa per qualcosa che ha irritato parecchio Palazzo Chigi, la polemica è chiusa.

Sgrammaticatura istituzionale: cosa ha detto La Russa su via Rasella

La Russa ha pronunciato parole scomode sul luogo dell’attentato partigiano. Ha definito ‘non nobile’ l’azione partigiana del marzo 1944 in quanto le persone uccise facevano parte di una banda musicale di semi-pensionati. Queste parole hanno scatenato polemiche a non finire da parte dell’opposizione e dell’ANPI.

In seguito, La Russa ha cercato di rimediare alla gaffe. Ha ammesso di aver sbagliato a non evidenziare che i tedeschi uccisi in via Rasella fossero soldati nazisti. Pensava fosse noto e ovvio. I riservisti altoatesini integrati nella polizia tedesca potrebbero aver fatto parte anche della banda militare del corpo. Il presidente del Senato non sa se, in effetti, la notizia è errata o meno. Tolte le persone che hanno commentato in prevenuta malafede, il presidente del Senato si è scusato con chi si è sentito offeso.

I gruppi consiliari di Verdi e Sinistra di Roma e del Lazio, intanto, con un flash mob in via Rasella hanno annunciato di mobilitarsi per chiedere le dimissioni di La Russa. La richiesta serve a difendere la legittimità dell’azione partigiana e dei gappisti romani.

Che ne pensate di Meloni e La Russa? A voi i commenti!