Il ministro Piantedosi dovrebbe dimettersi per la disastrosa informativa alla Camera dei deputati sulla tragedia in mare di Cutri. Il vero problema, però, è la narrazione tossica sui migranti.
Piantedosi dovrebbe dimettersi: l’informativa disastrosa alla Camera dei deputati
Chiamato a rispondere della gestione della tragedia in mare di Cutri, il ministro Piantedosi ha presentato un’informativa disastrosa alla Camera dei deputati. Ha dimostrato dubbie capacità comunicative e politiche, non ha spiegato nulla, ha fatto una ricostruzione confusa dei fatti. Non ha delineato la catena di comando e le responsabilità sulle scelte effettuate per gestire quelle tragiche ore.
Si è lanciato in considerazioni tecniche opinabili, ad esempio riguardo alla configurazione di un evento SAR. Ha semplificato in modo inappropriato la distinzione tra operazioni di soccorso e di law enforcement.
Il titolare del Viminale ha sovrapposto la gestione dei flussi regolari agli arrivi di barconi con una visione decisamente limitata delle attuali questioni migratorie.
E’ scivolato sulle responsabilità degli altri Paesi dell’UE, ha difeso Guardia di Finanza e Guardia Costiera da accuse di scarsa professionalità mai avanzate. Ha perfino fatto l’elenco di naufragi e tragedie degli ultimi tempi come se una lista potesse assolvere il governo. Piuttosto, avrebbe dovuto accusare chi ha contribuito a indebolire la capacità di soccorso in mare in Italia.
Le parole di Piantedosi sul naufragio e il gioco di propaganda della maggioranza
A chi gli chiedeva conto del naufragio di Cutro Piantedosi ha risposto in modo impreciso, lacunoso, contraddittorio. Non ha accennato un minimo di autocritica, neanche davanti all’evidenza di una gestione cinica, indifferente alla sofferenza di decine di persone. Può non sorprendere la mancanza di empatia dei governanti, che però devono rispettare i principi cardine della società e del senso di comunità.
Bisogna guardare in faccia la realtà. La fortuna elettorale costruita dalla maggioranza si basa sulla narrazione dell’invasione, sull’emergenza e sulla guerra. L’opinione pubblica si è ritrovata disorientata in un mare di disinformazione e propaganda. La destra, una volta al governo, ha smantellato il sistema del soccorso e dell’accoglienza giustificandosi con lo stesso clima che ha contribuito a creare.
La presidente del Consiglio continua a rivendicare con fierezza una linea ferma fatta di realismo, cinismo e promesse vaghe su vari interventi. In realtà, l’attuale governo crede sia giusto attaccare chi è impegnato a soccorrere naufraghi in mare. Addirittura, dipinge le ONG come complici dei trafficanti di uomini e ne ostacola le attività. La destra colpevolizza indegnamente le vittime.
Il ministro dell’Interno Piantedosi dovrebbe dimettersi ma cosa cambierebbe? Il vero problema alla radice, il vero mostro è la narrazione tossica sui migranti.
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