La giornalista russa, Marina Ovsyannikova, dopo aver raccontato dell’invasione Ucraina, è dovuta fuggire dal suo paese. Ecco perchè!
Ricordiamo che la giornalista russa è stata costretta alla fuga per aver criticato in diretta TV l’invasione dell’Ucraina.
In fuga dal suo Paese, ha dovuto affrontare una serie di peripezie. Oggi vive in Francia e ha voluto raccontare le sue disavventure.
Marina Ovsyannikova racconta la fuga dalla Russia in una conferenza stampa a Parigi
Nel mese di marzo 2022, la giornalista russa Marina Ovsyannikova aveva mostrato un cartello in diretta TV del canale televisivo Russia 1. Con quel cartello ha protestato contro l’invasione dell’Ucraina.
E’ riuscita a scappare dalla Russia con sua figlia una settimana prima che iniziasse il processo per le sue critiche al governo. Ha raggiunto la Francia, attualmente vive a Parigi.
Venerdì scorso, la giornalista russa ha voluto raccontare nei dettagli la sua fuga nel corso di una conferenza stampa a Parigi. La conferenza stampa è stata organizzata proprio dall’ong che l’ha aiutata a scappare dal suo Paese ed a stabilirsi in Francia. Stiamo parlando di Reporter senza frontiere, organizzazione non governativa impegnata a difendere la libertà di stampa.
Dopo la protesta in diretta TV, Ovsyannikova era stata arrestata più volte e condannata a pagare multe per aver criticato il governo. Inizialmente, Marina è scappata in Germania ma è dovuta tornare in Russia per risolvere una questione legata alla custodia dei suoi due figli.
Fuga dalla Russia: la richiesta di aiuto a Reporter senza frontiere
Christophe Deloire, direttore di Reporter senza frontiere, fin dal giorno della protesta in diretta TV, ha subito contattato Marina Ovsyannikova per offrirle il suo aiuto.
Soltanto a settembre 2022, la giornalista si è rivolta a Reporter senza frontiere per chiedere supporto grazie ad un intermediario. Aveva deciso di allontanarsi definitivamente dalla Russia.
Deloire ha rivelato che si è trattato di una fuga difficile e incredibile. Familiari e vicini di Marina sono filo-putiniani: la giornalista temeva che potessero denunciarla.
Al momento della fuga, Marina era agli arresti domiciliari, indossava un braccialetto elettronico che segnalava la sua posizione. Il suo legale le consigliava di andarsene, altrimenti sarebbe stata condannata alla detenzione in carcere. Ha tagliato il braccialetto elettronico ed è scappata.
Per allontanarsi dalla Russia ha dovuto usare sette veicoli diversi. L’ultimo veicolo è rimasto incastrato nel fango, la rete nei telefoni era assente. Ha attraversato la foresta di notte insieme a sua figlia, hanno vagato per ore prima di passare il confine orientandosi con le stelle e facendo molta attenzione alle luci delle guardie di frontiera.
Complice del regime russo per anni prima di dire ‘no’ alla guerra in Ucraina
La giornalista russa ha ricevuto critiche da dissidenti russi e giornalisti ucraini.
Ha lavorato per anni con Russia 1, ha contribuito alla propaganda del governo, ha collaborato con il quotidiano tedesco Die Welt nell’estate 2022.
La stessa Ovsyannikova ha ammesso di essere stata per anni complice del regime russo. Poi, di fronte allo shock della guerra in Ucraina, è stata spinta a ribellarsi.
Che ne pensate della giornalista russa? A voi i commenti!