• Ven. Nov 22nd, 2024

Incontro Conte- Von Der Leyen: Lo Sgambetto Alla Meloni!

Giuseppe Conte ha incontrato nelle ultime ore, Ursula Von Der Leyen. Indubbiamente l’intenzione del politico è quello di scavalcare Giorgia Meloni durante le prossime elezioni. Ci riuscirà?

 

Giuseppe Conte Incontra Ursula Von Der Leyen. Qual è la vera ragione?

Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle (M5S), è stato a Bruxelles per incontrare la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen e una delegazione dei Verdi europei. L’incontro ha messo in luce le prospettive future del M5S alle elezioni europee del 2024 e il secondo mandato di von der Leyen.

I sondaggi in Italia danno i 5 Stelle in ascesa, cosa che potrebbe garantire loro un ruolo di ago della bilancia nel mantenimento dell’attuale maggioranza che sostiene la Commissione Ue di von der Leyen, respingendo l’avanzata delle destre, a partire da quelle di Giorgia Meloni.

Durante l’incontro con von der Leyen, Conte ha parlato della revisione del Patto di stabilità e crescita, affermando che “dobbiamo assolutamente invertire questa tendenza, abbandonare le regole del passato e creare un Patto di crescita e di sviluppo sociale, nella stabilità”.

Secondo gli ultimi sondaggi nei 27 Stati membri, se si andasse a votare domani, l’attuale maggioranza si ritroverebbe fortemente indebolita, perdendo una settantina di seggi. Gli ecologisti, in particolare, perderebbero quasi un terzo degli attuali deputati, e con essi la possibilità di incidere sulle future politiche di Parlamento e Commissione.

Von der Leyen sembra intenzionata a premere sull’acceleratore nel 2019, prima di venire rallentata da Covid-19 e crisi energetica. Senza la ‘stampella’ ecologista alla sua sinistra, la leader tedesca potrebbe dover cercare di rafforzare i ponti alla sua destra, ossia verso i conservatori dell’Ecr guidati da Meloni e dai polacchi del PiS. Per questo motivo, tanto gli ecologisti quanto la presidente dell’esecutivo Ue guardano al M5s con grande interesse.

M5S: Le Perplessità dei Verdi Sono Superate?

È passato quasi un decennio da quando i 5 stelle hanno messo per la prima volta piede al Parlamento europeo: era il 2014, e a Strasburgo arrivò una delegazione corposa di debuttanti della politica guidata da Beppe Grillo. Il quale strinse un accordo con il più euroscettico degli euroscettici, l’allora leader dell’Ukip britannico Nigel Farage, uno dei fautori della Brexit.

Forti della presenza di Conte a Palazzo Chigi, i 5 stelle sono diventati una pedina fondamentale sia per l’elezione del presidente del Parlamento europeo, il dem David Sassoli, sia per il via libera alla nomina di Ursula von der Leyen alla presidenza della Commissione Ue. In cambio, il M5s ottenne un posto nella vicepresidenza dell’Eurocamera.

Cinque anni dopo, senza più l’Ukip, il M5s si presentò alle elezioni con il progetto, targato Di Maio-Di Battista, di costruire un nuovo gruppo parlamentare con partiti e movimenti anti establishment europeo. Ma il risultato fu fallimentare, e i 5 stelle si ritrovarono senza un gruppo di riferimento all’Eurocamera, finendo nel limbo dei non iscritti.

Oggi, le perplessità dei Verdi europei nei confronti del M5s sembrano in gran parte superate, aprendo così la possibilità di un approdo del movimento nel gruppo ecologista. Un matrimonio che potrebbe rivelarsi fondamentale per il futuro del Green deal europeo e per il secondo mandato di von der Leyen.

L’incontro di ieri a Bruxelles tra il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e gli esponenti dei Verdi europei ha aperto un nuovo capitolo nella relazione tra i 5 Stelle e l’Europa. L’ex premier ha saputo dare una nuova immagine al Movimento, allontanandolo dal fronte euroscettico e avvicinandolo a quello progressista, dove si trovano sia il Pd, sia gli stessi Verdi. Misure come il superbonus sono state salutate con favore dagli stessi Verdi europei, che sembrano ora più disposti ad accogliere i 5 Stelle nel loro gruppo.

Conte ha chiesto chiarezza politica sulla posizione dei 5 Stelle in merito alla guerra in Ucraina, ma la richiesta potrebbe essere rivolta anche a lui e al suo partito. Il secondo mandato da premier lo ha consacrato come leader affidabile nel contesto Ue, e questo incontro potrebbe rappresentare un passo importante verso una maggiore integrazione tra i 5 Stelle e l’Europa.

Riuscirà Giuseppe Conte a far risalire nei cittadini la fiducia nel Movimento Cinque Stelle? A voi i commenti!