Secondo i calcoli del simulatore Pensami dell’INPS, il momento della pensione risulta così lontano da sembrare un miraggio. Lo dimostra il computo di un 25enne che lavora da un anno e quello di una donna. Ecco quando potranno andare in pensione!
Simulatore Pensami in corso di aggiornamento
L’INPS ha rilasciato di recente sul proprio sito web una nuova versione di Pensami – Pensione a misura. Gli utenti possono calcolare quando andranno in pensione ed altri dettagli inserendo i dati anagrafici e contributivi. Il servizio è gratuito e non occorre registrarsi, ma non è in grado di calcolare l’importo della futura pensione.
Il sistema sarà aggiornato a breve per adeguarsi alle novità della Legge di Bilancio 2023.
Un esempio di calcolo del simulatore Pensami
Quando potrà andare in pensione un 25enne che lavora da 12 mesi? Secondo il calcolo di Pensami, ha diritto alla pensione anticipata dopo 46 anni, ovvero all’età di 70 anni. Per la pensione di vecchiaia dovrà attendere il compimento di 70 anni e 6 mesi. Il tutto ad una condizione: l’accumulo dei contributi di almeno 46 anni e 4 mesi (per la pensione anticipata) e di oltre 20 anni (per la pensione di vecchiaia).
La situazione peggiora se il contribuente accumula contributi in meno di 20 anni e più di 5. In tal caso, percepirà la pensione di vecchiaia all’età di 74 anni e 10 mesi.
Per i lavoratori 30enni la situazione migliora di poco: i nati nel 1990 andranno in pensione (vecchiaia) a 70 anni con 20 anni di contribuzione. Con la pensione anticipata dovranno versare 45 anni di contributi indipendentemente dall’età anagrafica.
I calcoli della pensione per le donne
Naturalmente, il simulatore non può prevedere eventuali sbalzi sull’aspettativa di vita o eventuali novità in ambito pensionistico. Si attiene alle regole attualmente in vigore.
Vediamo cosa prevede per le pensioni delle donne.
Una donna nata ad ottobre 1972 (con poco più di 50 anni) che ha iniziato a lavorare a 25 anni andrà a percepire la pensione anticipata a 65 anni e 6 mesi se ha versato 20 anni di contributi. Deve però risultare un sistema completamente contributivo ed un assegno di 2,8 volte il minimo.
Se l’assegno è più basso e superiore a 1,5 volte il minimo cosa succede? La donna dovrà attendere il 2041 per la pensione di vecchiaia a 68 anni e 8 mesi. Non potendo vantare almeno 20 anni di contribuzione, dovrà aspettare i 73 anni. La pensione anticipata con 43 anni e 6 mesi di contributi le spetterà sempre nel 2041.
Cosa ne pensate dei calcoli di questo simulatore e della pensione sempre più simile ad un miraggio? A voi i commenti!